Otranto

La porta d’Oriente
Distanza: 41 km, 50 minuti.
Situata in un’area indicata come Grecìa Salentina per la presenza di insediamenti, monumenti, dipinti e dialetto ricco di termini di origine greca, Otranto, la più orientale tra le città d’Italia, ha da sempre costituito una sorta di ponte tra l’Italia e il Mediterraneo orientale, oggi è un’importante meta di turisti italiani e stranieri che l’hanno scoperta per la bellezza delle sue coste e per le atmosfere che ha saputo conservare nel suo piccolo centro storico. Racchiuso da possenti mura di cinta fatte costruire dagli aragonesi sulle antiche mura e caratterizzato da strade strette lastricate di pietra viva, racchiuse tra i muri bianchi delle vecchie case.
Si accede attraverso porta Alfonsina che, racchiusa tra due torri cilindriche, è il principale accesso al centro medievale della città, conviene “perdersi” un po’ fra le stradine e le scalinate per assaporare quell’atmosfera suggestiva che caratterizza questo centro non dimenticando poi che ad ogni angolo si aprono scorci e panorami bellissimi.
La Cattedrale, famoso edificio in quanto racchiude il più grande e intatto mosaico sacro di tutto il Meridione. Nella cattedrale sono custodite la cappella dei Martiri, e la vasta cripta. Degni di nota la basilica bizantina di San Pietro, che si può visitare solo su richiesta al custode, e il bastione dei Pelasgi, che offre viste sul porto racchiuso in un’insenatura naturale e sul canale d’Otranto. Sulla città domina Il Castello voluto dagli aragonesi per proteggerla da facili invasioni e che, costruito sui resti di più antiche difese, si presenta come una massiccia costruzione circondata da un ampio e profondo fossato, con tre torrioni e un possente bastione a punta di lancia che si spinge quasi fino al porto.